Tuesday, January 27, 2009

Piggio pistole e ci sparo

Tutte le volte che mi dirigevo verso una videoteca per noleggiare qualcosa di interessante da vedere al caldo, sotto una coperta e con qualcosa da accarezzare (pelo di cane, di umano, flanella di un cuscino aggiuntivo, etc…) oppure, per compensazione, qualcosa da mangiare, mi davo un obiettivo: “prendo Gomorra, non sono riuscita ad andare al cinema quando era in programmazione”.

Per mesi la delusione di trovarlo già a noleggio. Numerosi film noleggiati in sostituzione, alcuni rivelatisi film “da vedere”, come Cous Cous, Zodiac, altri una perdita di energie visive.

Poi finalmente, Gomorra, in una domenica pomeriggio umida di gennaio, sotto le coperte, accarezzando pelo umano.

Curiosa, interessata a vedere il film dell’anno 2008, quello di cui tutti parlano. Quello per cui l’autore del libro omonimo dal quale è stata tratta la sceneggiatura è dovuto fuggire dall’Italia per non vivere sotto scorta. O forse sotto scorta gli conviene vivere anche all’estero.

Schifo. Non che facesse schifo il film in quanto brutto da vedere. Schifo ciò che faceva vedere. Incredula e schifata da una realtà animale resa tale da esseri umani. Ragazzini che giocano ad una guerra con armi vere, poiché la stessa guerra a cui giocano è vera. Illecito di ogni tipo: smaltimento di rifiuti tossici prodotti nel nord Italia e non solo, traffico di armi, spaccio di sostanze stupefacenti, omicidi come se fossero banali intoppi lungo il percorso dello “sporco lavoro” di ogni giorno.

Mi è piaciuto il modo di presentare e raccontare una realtà difficile, quasi impossibile da credere vera da chi vive civilmente.

Finalmente l’ho visto!

Sono a conoscenza nel dettaglio di ciò che ho sempre sentito dire. E che farà molta fatica a scomparire.

No comments: