Sunday, March 1, 2015

Keep going!

Chi vive accanto a me soffre di una sindrome detta "da sdoppiamento". L'immagine che gli si ripropone nella sua mente è quella di me sotto forma di un topolino grigio-bianco che corre dentro ad una rotellina, a sua volta dentro ad una gabbia. A suo dire entrerei dentro a questa rotellina il lunedì mattina e ne uscirei stravolta dal tanto correre il venerdì sera. Lo sdoppiamento dubentra nel dover cercare spesso dove sono: dentro la rotellina a correre o fuori dalla gabbia nei miei momenti di "infiniti e strani" interessi che mi contraddistinguono?
"Il fatto che tu avessi passioni così diverse fra loro e dalle mie mi spaventava all'inizio" mi ha sempre detto Cricetone "perchè ho sempre pensato che gli interessi in una coppia dovessero essere un pò simili, addorittura comuni".
Ed invece Bello mio io leggo prevalentemente narrativa giapponese o libri di psichiatria e analisi comportamentale dell'essere umano, mi violento di pilates e lunghe corse, mi piacciono i film di cui "non si capisce niente, non ci sono dialoghi, ma come fai a guardare questa roba", mangio quando ho fame (non per orari stabiliti) e spesso salto la cena, mi piace scrivere cose ovunque, anche sui tovaglioli di carta, vado al cinema da sola, non chiamo quasi mai nessuno perchè odio stare al telefono preferendo uscire con le persone e guardarle, ho periodi di forte odio verso la gente che è un forte problema visto che lavoro in mezzo alle persone e mi piace bere un buon qualcosa, preferibilmente alcolico.
E tu, che sei così particolare, hai esattamente propensioni opposte: astemio, leggi cose di "casa tua", guardi film "normali", mangi quando Dio comanda, sei sempre al telefono.
E' così importante essere così simili? Non credo, imparo quello che non faccio e  non ho mai fatto da te. Probabilmente viceversa.
Prendi i sabato mattina in palestra. Non sono mai andata in palestra prima di conoscerti. Ora adoro farmi allenare da te, sentire "l'odore della ghisa e del sudore" per poi vivere di carne greve per due giorni consecutivi. Mi piace osservare con te le persone sulle macchine che fanno gli esercizi più assurdi e scorretti e poi si osservano allo specchio soddisfatti per misurare il grasso che nella loro testa è già bruciato.
Prendi le domeniche sera in cui vieni nei cinema di provincia dimenticati da Cristo a vedere un film di un regista armeno di cui non sappiamo pronunciare nemmeno il nome, commentiamo il film insieme e poi mi chiedi se voglio andare a bere qualcosa mentre tu sbevucchi una coca zero.
Questa non è enorme diversità e realtà perfettibile? Non è essere diversi ma fare cose dell'altro?
Si, questo è amore.