Da quel giorno la parola RECIDIVA è una delle mie preferite.
Sono sempre recidiva, tranne nell’errore malsano. Mi è concesso ripetere l’errore sano.
L’errore malsano è quello che razionalmente percepisci come negativo, dannoso alla tua amata persona (eh si, ci si deve amare per andare d’accordo con se stessi). Pian piano si impara a non recare danno a se stessi per rendersi, se non felici, almeno sereni o tranquilli. L’errore sano è quello considerato eccessivo, dannoso, negativo per “i più”, per la massa, la maggioranza, di cui, francamente, non mi curo. Quindi, sono recidiva negli errori sani se mi divertono e mi arrecano positività.
Venerdì sera sono stata recidiva, per esempio, nel tornare al concerto di Vasco Rossi a Bologna. San Siro a giugno non mi aveva saziato. Il mio essere recidiva mi ha portato a prendere una piadina con salsiccia e cipolla all’una di notte, prima di mettermi in macchina e farmi un’ora di coda per tornare a casa. L’errore sano è stato ripetuto: gustosa “stà piada” e procuratrice di piacere, non vi dico il bruciore di stomaco il mattino dopo…
3 comments:
Sarà mica Camellini?!?!?
era Barbieri...filosofia e storia...
Azzarola, l'hai beccato nella giornata sbagliata si vede...da lui non me lo aspettavo.
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