Vi ho incontrato lungo questa strada un po’ tortuosa, non so perché sempre dissestata e non asfaltata. Non che le vostre strade siano state diverse, con meno tornanti e meno in salita. All’apparenza così diversi, poter condividere gli stessi valori, le stesse piccole cose di cui ridere, emozionarsi, commuoversi è un lusso che mi rendo conto di avere.
Ricordare una serata su un letto di ospedale, dopo un po’ di sofferenza ma più paura, come una delle serata più belle mi fa sorridere. Potrebbe essere assurdo. Ero tornata a ridere, nonostante i punti dell’intervento si facessero sentire. Non erano solo le cazzate che a turno spariamo. Era la felicità di avervi li, di poter contare su di voi durante i giorni più difficili che abbia vissuto ultimamente.
Amo il tempo che trascorro con voi, anche solo per l’ennesimo film guardato scomodamente in cucina mentre vi ingoiate le torte che preparo. Vi voglio bene, che va al di là di quello che sono le nostre vite al di fuori di noi.
Grazie, esserci sempre è quello che di più caro mi avete sempre dato.
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