Tuesday, October 25, 2011

Come se fosse....


- Cresce perché lo nutri, - aveva l’abitudine di dire una mia prozia quand’era viva. Questa prozia, nonostante l’età avanzata, era di mentalità ben più aperta di mia madre. Dopo la morte del marito aveva avuto diversi “fidanzati”, con i quali andava fuori a cena, faceva gite, giocava a gateball.
- L’amore più o meno si riduce a questo, - diceva sempre.
Se era un grande amore, era indispensabile prendersene cura, come si fa con una pianta dandole fertilizzanti e proteggendola dalla neve. Se invece era un amore da poco, bastava non occuparsene e si poteva stare tranquilli che prima o poi sarebbe morto.
Alla mia prozia piaceva ripetere queste cose come se fossero giochi di parole.
Secondo la sua logica, bastava che stessi per qualche tempo senza incontrare il professore, e sarei probabilmente riuscita a far inaridire il mio sentimento per lui.
E così di questi tempi cerco sempre di evitarlo.

Da “La cartella del professore” di Kawakami Hiromi

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