Gli sguardi complici durante una cena tra amiche, durante la quale vuoi dire e non dire qualcosa perchè sai che solamente una persona tra tutte potrebbe capirti. E quella persona sono io, non mi ha mai lusingato così tanto guardarti negli occhi mentre facciamo un brindisi e dici "alle persone vere" con un mezzo sorriso, come se fosse così difficile esserlo. E' più difficile trovarne.
Ma io in te l'ho trovata. Tu dici di essere stata la prima a trovarla in me.
Nemmeno con l'uomo dei miei sogni ho trascorso mezz'ora sotto la pioggia a parlare, di fianco alle nostre auto prima di tornare a casa dopo cena.
Vederti raccontare il dolore che stai vivendo una volta gettata la maschera del sabato sera a casa di amici, una volta usciti da quel salotto "perfetto".
Non sono riuscita a capire se piangevi mentre mi confidavi la realtà, o semplicemente cominciavamo ad essere inzuppate dalla pioggia. Sei sempre stata una sorella, amica, a volte madre perchè tu stessa sei già madre.
E ieri sera mentre ti guardavo raccontarmi ancora una volta quanto sia difficile rimanere scottati dalla quotidianità mi ronzava un ritornello in testa, una di quelle canzoni che ascolto quando ho bisogno di caricarmi di speranza e non di rabbia.
Ascoltavo, capito e canticchiavo questa canzone.
Ottimista di natura non basta per spiegare perchè penso che andrà meglio.
Che vinca il buono è una certezza che prima o poi avrò.
I am a new day rising
I'm a brand new sky
To hang the stars upon tonight
I am a little divided Do I stay or run away
And leave it all behind?
It's times like these you learn to live again
It's times like these you give and give again
It's times like these you learn to love again
It's times like these time and time again
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