Sunday, March 7, 2010

Una serata come da tanto non...

I residui di un solo calice di brunello di Montalcino, anche se della cantina Banfi ed anche se 12,00€ al calice "fa già male", sono, stamane, il ricordo di una mangiata d'altri tempi.

Antica Trattoria "Al Vedel", Colorno, Parma.

Quel posto di cui tra la provincia di Reggio Emilia e Parma si parla tanto, per il culatello proposto in 3 stagionature diverse e per il dover prenotare "mesi" prima per riservare un tavolo.

Bello sapere che alcune cose resistono e fanno della propria storia il punto di forza. Al Vedel esiste dal 1780, prima come spaccio di generi alimentari e posto di ristoro, poi come antica trattoria con laboratorio di salumi, tutto questo coccolato dalla stessa famiglia e dalle sue diverse generazioni. Il nome deriva dal territorio, questa piccola porzione della provincia di Parma, Le Vedole, antica terra di salumi: solo qui si produce il culatello DOP.

Una buona dose di vino rosso in circolo per assicurarmi una buona cena: "i tortel dòls" di Colorno, i preferiti da Maria Luigia, moglie di Napoleone, che si faceva preparare ogni domenica durante le sue permanenze estive alla reggia di Colorno ed un dolce paradisiaco, gelato agli amaretti con zabaione cotto.

Sorvolo sul cinghiale al Barolo per secondo perché, purtroppo, ancora stamane sta tentando in tutti i modi di mettersi in contatto con me riproponendosi in continuazione. Non so cosa mi voglia dire.

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