Chi vola ogni settimana come se stesse prendendo l'autobus o l'auto per andare al lavoro, sa che i propri compagni di viaggio del lunedì mattina e del venerdì sera sono molto simili a sè. Siamo la compagnia Piquadro. Potrebbe non servire il biglietto aereo: accesso in cabina se hai una workbag o un qualsiasi accessorio del marchio. Senza non saresti un professionista che sta andando faticosamente a guadagnarsi "il pane" in trasferta, perchè "noi valiamo" (probabilmente la maggior parte ha all'interno della Piquadro una confezione di shampoo L'Oreal per auto-motivarsi). Non si parla, si legge Il Sole 24 Ore per tutto il tempo, si lavora sul portatile durante le ore di crociera, si legge La Repubblica o Il Corriere della Sera se si vuole staccare la spina, si legge l'Harvard Business Review persino in piedi durante l'attesa dell'imbarco. Silenzio, fino all'atterraggio e quando le gomme toccano il suolo dell'aeroporto, si piegano all'unisono giornali e quant'altro, ci si mette il soprabito di taglio sartoriale, si estrae il trolley Samsonite nero o grigio dalla cappelliera e si è pronti per andare all'attacco se è un lunedì mattina oppure in congedo per malattia, emicrania da calo di stress, se è venerdì sera.
Ieri, domenica, sono partita per anticipare lo sciopero dei voli del lunedì. I compagni di volo della domenica sono un'altra cosa. Sono coppie di anziani, di giovani, sono mamme con bambini, sono gruppi di amici. Sono persone che comunicano, che cominciano a lamentarsi dei minuti di ritardo del decollo "perchè Alitalia ha sempre fatto così" (mi chiedo cosa ne sappiate voi che prendete un volo all'anno se fa sempre così...), sono le timorose che all'inizio di una turbolenza tirano su il morale del genitore anziano affianco "papà, tieniti stretto, stiamo entrando in una bufera, non guardare fuori" (meno male che non era un tornado), sono bambini indecisi se divertirsi della novità di volare o piangere traumatizzati per tutto il volo. Sono le persone meno meccanizzate ed assuefatte dalle regole quelle del volo di domenica, quelle che ti fanno sorridere ascoltando i loro discorsi, si, perchè durante il volo loro parlano.
Nonostante tu, io, stia leggendo Il Corriere della Sera anche di domenica pomeriggio ed abbia una borsa Piquadro sotto al seggiolino.
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