
Nello sproloquio di ognuna sulle proprie esperienze in fatto di uomini e relativa situazione attuale, disastrosa, baciata dalla fortuna o inesistente, una sola verità: non se ne può fare a meno.
Solidarietà femminile: esiste, ma solo in pochissimi casi. Vera amicizia, unite contro lo stesso nemico, unite contro la razza maschile.
Ed è soprattutto contro questo “essere” incomprensibile e dalle poche funzioni vitali che ci si unisce per consigliare, aiutare, spronare, inducendo la “compagna di guerra” in difficoltà a combattere con quelle armi che si pensa di non poter avere o di non poter usare.
Dotazione per la soldatessa: un po’ di sana cattiveria (leggi “fare la stronza”).
Del perché questa sia l’arma sempre scarica e più inefficace non se n’è parlato. Ma era sottinteso.
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