Tuesday, April 27, 2010

Un pallido rifugio



Ci sono giornate in cui ti alzi protagonista di una canzone, che canticchi nella tua testa fin da colazione, mentre scegli la ballerina o la decollete idonea alla donna che vuoi essere quel giorno, mentre cammini verso il lavoro e accidentalmente entri al bar per prendere il secondo caffè. Una canzone che vuoi ti illuda ti faccia iniziare bene la tua ennesima giornata all'odore di croassant appena sfornati mentre ti rigiri ancora nel letto di uno dei tanti hotel.



Poi, all'improvviso, alla prima complicazione sul lavoro la colonna sonora cambia. Il ritmo si fa incalzante, come il rumore dei propri tacchi da una stanza all'altra. E ti senti protagonista di una canzone che scoppia di vita e di sonorità, che canticchi mentre cominci a maledire, verso fine giornata, una semplice verità: ma-chi-me-l'ha-fatto-fare.



Ed una semplice risposta: io, chiamami se vuoi... coglionaaaaaa

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