
Groucho Marx preferì leggere o vedere un film piuttosto che vivere… nella vita, pensò, non c'era una gran trama!
Scommetto che la maggior parte di noi, genere umano, più soliti a negarci la felicità che ad andare a cercarla, si soffermi qualche attimo dopo questa frase e pensi: si, in effetti…
E scommetto che la maggior parte di noi pensi di NON star vivendo, poi, una così gran "cosa". Diciamo, di star vivendo un qualcosa senza trama.
L'importanza di quello che si sceglie di vivere non ha dimensione. Lo scegliere nulla è catastrofico. Il rendersi conto di essere, anche io, anche tu, protagonisti, a volte troppo spesso attori, del nostro film porta ad uno stadio di consapevolezza che ci rende raggianti nel volerci sperimentare ogni giorno. Diventa quasi divertente lo svegliarsi ogni mattina e, dopo il ciak, sorridere curiosi della prossima sceneggiatura quotidiana. Posso perfino decidere di essere un personaggio "incazzoso", ma mi accorgo che è molto più difficile emanare negatività che positività, per sé e per gli altri.
Quindi, non ho voglia "di sbattermi": un sorriso è già un ottimo biglietto d'ingresso, ovunque si voglia entrare.
Se fossi un medico consiglierei la visione del nuovo ultimo film di Salvatores, Happy Family, in sostituzione a qualche seduta psicoterapeutica o a qualche goccia di antidepressivo. Il risultato, qui, sarà certo almeno, non si potrà non riflettere su quanto di nostro vogliamo ed abbiamo messo nella vita di ognuno di noi e di chi ci sta accanto.
Un film con trama che fa riflettere su quanta più trama ci sia dentro la nostra vita.
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