Monday, March 9, 2009

Quando ti dicono “sarà un’esperienza”

Far prender forma ai propri sogni da bambina è a sua volta un sogno. E nonostante i pochi anni di vita che pian piano divenivano sempre di più, ho sempre immaginato un futuro più sereno e soddisfacente possibile. Queste poche parole possono essere un sogno, un obiettivo.
Godere di ogni cosa che faccio, vedo, provo è il motivo che mi convince del mio stare bene.
Martedì mattina sono arrivata a Roma in perfetto orario accompagnata da un breve acquazzone. L’hotel in cui alloggiavo era in un vicolo molto stretto, in pieno centro, a pochi passi da Piazza di Spagna.
I vicoli sono i tratti che più amo delle città: mi sembra di esserci dentro e di “respirarle” al meglio. Via dei Greci è una trasversale di via del Babuino a Roma. L’ingresso dell’hotel era esattamente a metà di via dei Greci, percorsa da chioschi di fiori freschi e negozi di strumenti musicali. Perfezione: uscire al mattino per recarsi al lavoro ascoltando la musica classica che si riversava nel vicolo e fermarsi a guardare e toccare le calle fresche nei chioschi.
Roma è bella anche con la pioggia. Difficile che una città sia bella anche col brutto tempo.
Perdermi nei negozi più particolari appena ho un minuto libero sta diventando un vizio. Soprattutto se questi sono impeccabili e geniali. Trovarli per caso, però, è solo fortuna.
TAD in Via del Babuino è stato un caso fortuito. Soprattutto trovare al suo interno il ristorante: piatti dagli stessi colori e tendenze degli oggetti allestiti all’interno del punto vendita. Stesso mood espresso attraverso varie forme: coiffeur, ristorante, fiori, fashion, caffè, profumi… Un concept store all’ennesima potenza.
Ho ordinato “calamari al vapore con salsa alla menta su letto di riso rosso thailandese” mangiando nel giardino esterno riscaldato. Come far godere una donna senza toccarla 2.
Mercoledì sera sono atterrata a Lamezia Terme, Calabria, dopo un volo turbolento, per niente piacevole. Pioveva forte. Il vento non aveva facilitato l’atterraggio e non facilitava nemmeno la mia guida verso Siderno (RC), paese sullo Ionio, destinazione finale.
Arrivare in tarda serata, col buio, ha sempre un certo fascino nonostante il disagio, perché è come vedere una nuova realtà al risveglio del mattino successivo.
Le persone del Sud sono intrise di valori che, forse, al Nord nemmeno ricordiamo: l’ospitalità, il dovere di fare sentire l’ospite come a casa propria, il mangiare bene e tanto, difficilmente non insistono nel farti mangiare qualcosa che reputano doveroso assaggiare, la convivialità, il doppio bacio sulla guancia ogni volta che ci si saluta, la sincerità che porta alla fiducia. Eh si, perché le persone del Sud, di ottima memoria, ti mettono alla prova con domande sottili ed insistenti per valutare il tuo livello di credibilità: vietato contraddirsi e tradirsi nelle risposte. Le persone che meritano fiducia avranno il merito della loro amicizia e disponibilità.
Ho lavorato 3 giorni sperando di meritarmi la fiducia delle persone con le quali ho collaborato. E la loro disponibilità ricevuta è stata impagabile.
Un po’ come una volta, tanto tempo fa, in cui ci si fidava della parola data e del rispetto portato.

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