Sabato pomeriggio: si va a moroso, normalmente.
Mi fermo a fare il pieno carburante nel mio distributore ormai di fiducia ed osservo le macchine intorno a me: coppiette che si preparano ai grandi magazzini e centri città. Lei con occhialoni enormi e scuri che scruta fuori dal finestrino spazientita, lui che scende per fare il pieno, scarpe da ginnastica e tracolla che va tanto di moda.
La passeggiatina basso-spendente (visti i tempi che corrono) e lo struscio in un posticino affollato ma romantico.
Anche se con una cara amica, è come se sabato pomeriggio fossi andata “a moroso”. Anzi, “a morosa”.
La passo a prendere, l’abbraccio intenso per esprimere la voglia di vederci, i discorsi sciocchi ed intimi.
La passeggiata in centro città, questa volta Mantova, e la panchina sui laghetti.
Il bel tempo e la temperatura, finalmente, mite.
Entrare in un posto amato da entrambe, la libreria, snocciolare tutte le novità appena uscite, prenderci in giro per i gusti opposti in fatto di lettura e musica. Acquistare un libro di uno scrittore giapponese, l’ennesimo, e sentirmi dire “Alle hai dei gusti veramente strani, veh”. Chiederle se le piacciono i Queen e sentirsi dire “no”. Quasi una bestemmia. “Io sono cresciuta a pane e Freddy Mercury, vedi tu…”. “Ma vah, non mi piacciono”.
Ogni libro comprato in una città diversa dalla mia è il ricordo del mio passaggio. Conservo lo scontrino di quel giorno dentro al libro stesso. Sarà il suo segnalibro.
Camminare a braccetto è diventato un mio messaggio di fiducia ed affetto. Mi piace camminare a braccetto in mezzo a tanta gente. Al braccio di persone care.
E mentre a braccetto percorravamo i portici del centro, un’insegna…all’inizio di Via Oberdan: “Cioccolateria”.
Uno scambio veloce di sguardi lussuriosi, il cambio di rotta, lo stupore di entrare in un paradiso dall’odore di cacao e dai colori del cioccolato in tutti i suoi gusti.
Per un attimo l’esitazione della salutista tenace. Ma solo un attimo. Godere del gusto al palato più dolce e puro non conosce remore e sensi di colpa.
“Per me una coppetta da 2 gusti: cioccolato e pistacchio del Bronte”. “Cioccolato fondente al 63% di cacao, al 72% o al 78%?” “Beh, al 78%”.
Uscire dal microspopico negozietto di sogni.
Assaporare il primo cucchiaino di gelato al cioccolato puro.
E goderne.
Come far provare un orgasmo ad una donna senza sforzo.
Mi fermo a fare il pieno carburante nel mio distributore ormai di fiducia ed osservo le macchine intorno a me: coppiette che si preparano ai grandi magazzini e centri città. Lei con occhialoni enormi e scuri che scruta fuori dal finestrino spazientita, lui che scende per fare il pieno, scarpe da ginnastica e tracolla che va tanto di moda.
La passeggiatina basso-spendente (visti i tempi che corrono) e lo struscio in un posticino affollato ma romantico.
Anche se con una cara amica, è come se sabato pomeriggio fossi andata “a moroso”. Anzi, “a morosa”.
La passo a prendere, l’abbraccio intenso per esprimere la voglia di vederci, i discorsi sciocchi ed intimi.
La passeggiata in centro città, questa volta Mantova, e la panchina sui laghetti.
Il bel tempo e la temperatura, finalmente, mite.
Entrare in un posto amato da entrambe, la libreria, snocciolare tutte le novità appena uscite, prenderci in giro per i gusti opposti in fatto di lettura e musica. Acquistare un libro di uno scrittore giapponese, l’ennesimo, e sentirmi dire “Alle hai dei gusti veramente strani, veh”. Chiederle se le piacciono i Queen e sentirsi dire “no”. Quasi una bestemmia. “Io sono cresciuta a pane e Freddy Mercury, vedi tu…”. “Ma vah, non mi piacciono”.
Ogni libro comprato in una città diversa dalla mia è il ricordo del mio passaggio. Conservo lo scontrino di quel giorno dentro al libro stesso. Sarà il suo segnalibro.
Camminare a braccetto è diventato un mio messaggio di fiducia ed affetto. Mi piace camminare a braccetto in mezzo a tanta gente. Al braccio di persone care.
E mentre a braccetto percorravamo i portici del centro, un’insegna…all’inizio di Via Oberdan: “Cioccolateria”.
Uno scambio veloce di sguardi lussuriosi, il cambio di rotta, lo stupore di entrare in un paradiso dall’odore di cacao e dai colori del cioccolato in tutti i suoi gusti.
Per un attimo l’esitazione della salutista tenace. Ma solo un attimo. Godere del gusto al palato più dolce e puro non conosce remore e sensi di colpa.
“Per me una coppetta da 2 gusti: cioccolato e pistacchio del Bronte”. “Cioccolato fondente al 63% di cacao, al 72% o al 78%?” “Beh, al 78%”.
Uscire dal microspopico negozietto di sogni.
Assaporare il primo cucchiaino di gelato al cioccolato puro.
E goderne.
Come far provare un orgasmo ad una donna senza sforzo.
No comments:
Post a Comment