Amo New York perchè passeggiando per le sue strade puoi vedere e vivere tutto il mondo.
Oggi ho deciso di vivere la parte della città più cool e easy allora stesso tempo: il quartiere Williamsburg a Brooklyn.
Si dice sia, actuallly, il quartiere in qui nascono le mode che poi si diffonderanno in tutto il mondo ormai ad una velocità che non ha nulla a che vedere con la macchina d'olio.
Gli hipsters sono i giovani di classe medio-alta che si interessano di culture alternative che hanno "popolato" negli ultimi 20 anni questo quartiere, allontanandosi dalla vera e più famosa Grande Mela al di là di Williamsburg Bridge, facendolo diventare il neighborhood più cool al mondo.
I locali e le strade sono ad immagine e somiglianza di questi "creativi". Chilly bar dove rilassarsi bevendo un caffè o una buona birra, ristoranti alla moda vegani e biologici, negozi vintage, librerie un pò alternative.
Il mio negozio preferito per liberare energia negativa dello stress quotidiano è skinnyskinny. Fan dei prodotti per la cura del corpo e ormai di tutto ciò che è organico, la mia passione è esplosa la prima volta che sono entrata in questo piccolo negozietto al 268 di Grand Street. La mia nuova droga si chiama tea tree and mint organic balm.
Per capi vintage un pò ricercati e gioielli in argento che si differenziano, disegnati da un giovane designer di Manhattan, c'è fanaberie. Qui faccio scorta di orecchini e bracciali in argento che voglio non vedere sulla pelle di nessun altro essere vivente quando torno in Italia (a meno che non sia una mia cara amica a cui ho regalato qualcosa).
Mangiare è fra i primi 3 piaceri della mia vita (insieme ora anche al scaldarmi al sole come fanno i gatti e i cani mentre bevo qualcosa o penso).
Mangiare è fra i primi 3 piaceri della mia vita (insieme ora anche al scaldarmi al sole come fanno i gatti e i cani mentre bevo qualcosa o penso).
Mizu è una valida alternativa alla voglia di cucina giapponese nel bel mezzo di Brooklyn, 192 Bedford Avenue: buonissima la zuppa di miso (piatto semplicissimo ma non così facile da trovare senza "modifiche" occidentali).
Come affrontare una giornata di sole autunnale, con un vento gelido appena ti coglie l'ombra?
Passeggiando, osservando con "fame" ogni singolo negozio per le strade principali (Grand Street e Bedford Avenue). Entrare nei negozietti vintage e nelle librerie che ci ispirarano. Mi è capitato di trovare un libro di Munari sulla gestualità tipica degli italiani in una libreria microscopica a 7.000 km da casa: Speak Italian, the fine art of the gesture.
Chilling. Parola chiave in ogni dove qui. Rilassarsi facendo all the things you prefer: mangiare, guardare ogni singola bancarella per le strade, conversare, scambiarsi pareri su qualsiasi cosa, raccontare della tua cultura (italiana) a questi americani più curiosi e creativi della media.
Una giornata speciale quella trascorsa a Williamsburg, dove mi sembrava di essere tornata nel meridione italiano di 50 anni fa, quando i ragazzi fischiavano in strada al passaggio di una ragazza dicendole qualcosa... perchè qui è ancora così.
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