"Prima di allora avevo sempre creduto che fosse una donna con una forte immaginazione, poi in un istante ho iniziato a considerarla come uno studioso controllato e razionale impegnato in una ricerca sul campo."
"Sono belle le cose che dici."
Kiù rise.
"Però bisogna anche dire che quell'aria laboriosa e distante di mia madre, la sensazione che stesse sempre guardando verso un altro mondo, facevano soffrire molto mio padre, probabilmente pensava che non fosse giusto, e una volta, nel periodo in cui stavo per iniziare le elementari, mia madre è addirittura andata via di casa."
"Oh."
Eh, sì. Anche le famiglie apparentemente perfette hanno i loro problemi, pensai.
"E' tornata subito, però. una fuga come ne capitano in ogni famiglia, no!? Una mini-fuga."
Kiù rise. Poi inghiottì e riprese:
"Però quella volta, in realtà, ho pianto così tanto da perdere la vista."
Rimasi di stucco.
Se una persona pensa di non voler più vedere il mondo, può davvero smettere di farlo. Non che non ci avessi pensato prima, ma fui sorpresa di sapere che era successo davvero. Soprattutto se si trattava di Kiù, che ci vedeva così chiaramente.
Gli dissi:
"Vuoi proprio tantissimo bene a tua madre, vero?".
"Sì, e a quel tempo ancora di più. In fondo è normale. Credo che non ci sia niente di più doloroso, per un bambino, dell'idea di essere stato abbandonato dalla mamma, di non vederla più. Nemmeno se sua madre morisse, forse, soffrirebbe così tanto."
"Se in futuro dovessimo frequentarci in modo più profondo, in tutti i sensi, e poi io dovessi lasciarti per qualcun altro, chissà se anche a me continueresti a volere bene con tanta ostinazione, al punto da perdere la vista."
"No, credo che sarebbe più sopportabile rispetto alla condizione di un bambino abbandonato dalla madre. Sono un adulto, ormai."
da High & Dry Primo Amore, Banana Yoshimoto
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