Al ritorno da un lungo
viaggio, le domande di rito sono “che cosa hai visto”, “come è stato”, “ti sei
divertita”.
Al ritorno da questo ultimo
viaggio, Sicilia, ho molte risposte.
Ho visitato Ragusa, il
NaturaSi di Ragusa, per comprare alcune cose per cena: seitan, tofu, qualche
verdura biologica. Ho trascorso più tempo all’interno del supermercato della natura
che tra chiese barocche di Ragusa Ibla.
Sull’Isola di Capo Passero
c’è una fortezza che gli abitanti del luogo dicono sia stupenda, meritevole di
una visita. Dopo essere saliti sulla barca con la curiosità della scoperta,
dopo centinaia di metri tra cactus ed erbe urticanti, a gambe nude e ormai
scorticate, ti appare la visione sì di una fortezza ma chiusa ed ormai
decadente.
Ho imparato che nel week end bisogna fermarsi all’Agip a
fare benzina, costa meno e fare un po’ di fila sotto il sole a 40 gradi ci
rende più “meridionali”.
Sono diventata un’assidua
frequentatrice del centro commerciale La Fortezza a Modica, ho comprato un
nuovo costume nero perché ne avevo messi in valigia solo 3 e mi stavo
annoiando. Ho conosciuto una “signora pesa-verdure” nel reparto “freschi” del
supermercato. Per tutto il mese di agosto ha pesato con cortesia tutte le mie
verdure e frutta.
Ho imparato che per segnalare
l’ingresso di una carraia in campagna posso sempre utilizzare un vecchio
frigorifero da portare in discarica. Segnale ben evidente.
Ho imparato il dialetto
mantovano, non riesco a non ridere al suo ascolto.
Ho constatato che nuotare
favorisce il meteorismo e che i punkettari gay pullulano sulle spiaggie bianche
del sud-est.
La gastronomia Pane Condito è
sempre aperta e verso sera ci sono gli arancini appena fritti.
I negozi dei cinesi esistono
anche a Ispica e sono sempre aperti, anche la domenica a pranzo.
Mi ricorderò di quei vermi
duri e neri sui muri della camera in cui dormivo, del loro rumore sul pavimento
in legno di notte per la loro caduta dal muro.
Abbiamo donato 200,00€ alla
città di Avola il giorno dell’arrivo: ci hanno rubato il portafoglio al bar
mentre ingurgitavo un arancino.
E mi sono accorta che
sentirsi libere accanto a qualcuno non ha prezzo.
E’ stato un gran bel viaggio.
No comments:
Post a Comment