Saturday, April 2, 2011

A te che...

...sei il mio divano durante un gelido ed umido inverno.
A te che sei la mia poltrona in giardino durante i mesi primaverili ed estivi.
A voi che siete il mio nido stagionale, che mi accogliete a seconda della temperatura, ma sempre per la mia voglia di leggere, leggere ed ancora leggere.
Vi siete mai chiesti se quelle chiappone di giovane età non abbiano di meglio da fare che spiaccicarsi su di voi per tutto il pomeriggio del sabato, della domenica mattina? Se quelle gambe sempre intrecciate o accavallate non abbiano luoghi in cui andare, altre gambe da incontrare? Se quelle risate improvvise non fossero un chiaro segno di squilibrio?
Oppure avete scoperto subito la verità.... Si, sarà così, se ancora oggi ridete del mio tempo libero e della mia voglia di riprendermi il silenzio e la mia mente.
Rido perchè leggo cose divertenti e molto autobiografiche ultimamente. Ho imparato a ridere di me stessa e mi diverte.
Non ho altro da fare se non accomodarmi su di voi perchè scelgo la vostra compagnia in quel momento, quella del mio pc portatile per scrivere, di qualche blocco per prendere appunti, di qualche libro o rivista per assorbire parole, frasi, idee.
Mi piacete, ancora oggi. Ancora dopo i miei abbandoni, quando non vi ho degnato di uno sguardo prima di partire per un pò, non dicendovi nemmeno dove andavo. E soprattutto perchè.
Ma il perchè lo sapevate, altrimenti non mi avreste aspettato. E non continuereste a farlo.
Io parto sempre per tornare e amare il luogo in cui sono cresciuta con le chiappe sopra di voi.

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