Sunday, February 19, 2012

Perchè ormai ho capito - sono finito.


"Io sono l'uomo che attraversa ogni giorno per dieci anni un incrocio vicino a casa sua e non vede che c'è un segnale di precedenza. Sono l'uomo che, in questi dieci anni, assiste ad almeno tre potature degli alberi che coprono il segnale con le loro fronde, e ogni volta riflette lungamente su quanto poco basti, dopotutto, per rendere ignoto un panorama familiare, e intanto continua a non vedere quel segnale. E sono il padre che buca regolarmente quell'incrocio insieme al figlio, in macchina e qualche volta addirittura anche in Vespa, tenendoselo ben stretto tra le gambe dopo avergli calcato in testa il caschetto non omologato comprato a Porta Portese, convinto di proteggerlo come nessun altro al mondo potrebbe fare. Quell'uomo sono io. Ma sono anche il figlio che non è andato d'accordo con il padre, naturalmente per colpa del padre, e che non si è mai domandato chi fosse veramente il padre. Sono il marito che si è sforzato di non tradire la moglie, come se al suo matrimonio potesse accadere soltanto quello, e non si è accorto che la moglie lo tradiva. Sono il fratello che ha criticato la sorella, le idee politiche della sorella, le amicizie della sorella, i fidanzati della sorella, il marito della sorella, convinto di avere sempre ragione, e ora non fa una vita tanto diversa dalla sorella. Sono lo zio di tre nipotini che hanno soggezione di lui. Sono l'uomo che alle cene racconta sempre le stesse cose. Sono l'uomo che non abbellisce la propria casa pur avendo i soldi per farlo. Sono l'uomo che quando vede una pistola cerca un poliziotto, l'uomo che dona gli assegni senza girarli. Io sono l'uomo che smette di fumare e poi ricomincia. Sono lo scacchista che promette mirabilia e poi smette di giocare perché non riesce a sopportare le sconfitte. Sono l'uomo dalla memoria formidabile che sta perdendo la memoria. Sono lo scrittore per ragazzi che ruba le idee a destra e a sinistra, e che sostiene di non voler essere nulla più di questo, ma mente, perché lo vorrebbe eccome…"
Da "La forza del passato" di Sandro Veronesi

Saturday, February 11, 2012

Dammi un bacio

Ieri prima di imbarcarmi sul volo che mi avrebbe portato a casa (finalmente) all'aeroporto di Roma Fiumicino, ho fatto la mia solita incursione in edicola. Riviste femminili a caso.
Su Amica di febbraio mi colpisce un articolo sulla capacità femminile di flirtare, di cui voglio riportare uno stralcio, il più sensuale:

Ci sono stati tanti uomini con cui avrei voluto spingermi oltre. A volte, se ero fortunata, il gioco portava un bacio. Un bacio può essere potente e magico. Può far cominciare una guerra o far finire una faida. Dipende solo da chi stai baciando, non tutti sono in grado di travolgerti con il semplice tocco delle labbra. 
Ci sono uomini che sbavano, altri che hanno l'alito pesante, ma se sei fortunata quel bacio può accendere un fuoco profondo nella tua anima, spalancare una diga di emozioni e di passione.

Ci sono molti tipi di bacio, che possono dire o significare cose diverse. [...] Sono comunque tutti piacevoli e le nostre vite sarebbero vuote senza. Ma quei baci che fanno scattare un'esplosione di passione, quelli che dicono: "ti voglio, ho bisogno di te, ti devo avere e non posso aspettare un secondo di più", sono quelli che tutti desideriamo. Un bacio di quel genere può creare problemi però. Può sconvolgerti il cervello facendoti dire: " no, non dovrei farlo" e qualche istante dopo "si, lo faccio". 

Just landed in my home

What are people doing at home? Forced to remain at home because of snow.
Wind and snow should help people to have time to think.
These days thinking about ourselves, our life, the kind of our life is increasingly difficult: no time to smile, no reason to smile, no time for friends, no words for friends, no fascination for silence and speaking with people we love.
When everything stops, no shopping, no funny dinner with mask, no useless appetizer, no entertainment... what happens in people?
Boredom? Or maybe....a glorious awakening?