L'impatto iniziale è aggravato dalla consapevolezza di doverci restare a lungo. Non hai scelto di esserci. Ci devi essere e, soprattutto, rimanere.
E' remota, qui, l'ipotesi di non avere conoscenti, che poi diverranno amici, che poi diverranno come familiari. Perché questo è COME si interagisce col prossimo nel Meridione. E questa, credo, sia la cosa che più, noi del "NORDE", dobbiamo apprendere da laggiù.
Un sorriso per ognuno ed una mano a ciascuno. Anche quando non si ha niente, solo il sorriso ed una mano per poter lavorare.
Pian piano i freni si allentano, ti insegnano i loro ritmi "con calma", "ù cafè" diviene un piacere, le cene tra quei conoscenti che hanno fatto in modo di diventare amici non sono più un obbligo, ma un piacere.... "finalmente non ceno sola".
Ed è già ora di partire, contenta di tornare a casa ma consapevole di quel lato diverso e colorato che solo il Sud e la sua gente sa darti. E ti si presenta un problema: come infilare una pagnotta di pane calabrese in valigia, "quella che si conserva una settimana, più è secca più è buona!!!"
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