Domenica pomeriggio camminavo a passo svelto con l’ipod in
mano, cuffie nelle orecchie, Explosions in the sky ad alto volume. Una domenica
come tante, forse, musica e jogging nel primo pomeriggio. Se non fosse che
camminavo per la prima volta in Grecia, per la precisione a Salonicco sul lungo
mare. Ogni tanto la coscienza cerca di immaginare anche qualche spiraglio del
futuro, uno spiraglio mi vedeva in Grecia dispersa in qualche isola, d’estate,
in vacanza e non sola.
La realtà mi ha riservato tutt’altro. Sola e per lavoro,
all’inizio di una primavera che comincia a farsi sentire.
I greci sono un po’ italiani, amano parlare, chiedere, conversare,
bere caffè. Ecco forse perché non mi sento così lontana.
Un taxista lunedì mattina, mentre mi accompagnava ad un
appuntamento, mi racconta la storia di Salonicco: è il nome di una donna, di
una donna amata da un principe greco che per corteggiarla e dimostrarle il suo
amore diede il nome dell’amata alle sue terre: Thessaloniki.
E Salonicco è un po’ una piccola Parigi greca, con i suoi
caffè, le sue viuzze centrali piene di negozi in cui perdersi, pezzi di storia
ovunque.
Domani parto, torno a casa. Certo che qui sono stata proprio
bene, non mi capitava da tempo di sentirmi a casa in una città mai vista e
vissuta prima.